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Indice Argomento Corrente |
1) Di cosa si tratta |
2) Materiale occorrente |
3) Procedura di costruzione |
4) Modifica per rendere la sonda meno sensibile alle alte frequenze |
Si tratta di un attrezzo molto utile ma anche molto semplice da realizzare.
E' in effetti una semplice bobina costruita in modo da essere particolarmente sensibile ai campi magnetici a bassa frequenza.
E' avvolta su un nucleo in ferrite per renderla ulteriormente sensibile.
L'unica difficoltà è nell'avvolgere il filo di rame smaltato di sezione molto piccola sul supporto.
Nucleo in ferrite cilindrico o simile di piccole dimensioni.
Le piccole dimensioni sono essenziali per poterlo maneggiare facilmente e infilarlo in spazi molto piccoli.
Qualche metri di filo di rame smaltato di piccola sezione.
Nel mio caso ho smontato la bobina di un rele'.
Dovrà essere sufficiente per avvolgere un centinaio di spire sul nucleo.
Un piccolo ritaglio di basetta millefori.
Della colla tipo bostik.
Carta abrasiva fine.
Se avete la vista debole sarà necessario utilizzare un lente d'ingrandimento per maneggiare il filo smaltato.
Avvolgere 100 spire di rame smaltato sul nucleo in ferrite.
Cercate di distribuire equamente il rame sul supporto.
Più sono le spire e più sensibile sarà la sonda.
Bloccare il filo con alcune gocce di collate (bostik).
Fare passare i fili terminali della bobina così costruita nei fori della basetta millefori.
Fissare la ferrite sulla basetta millefori con del bostik.
Passare leggermente della carta abrasiva di grana molto fine per asportare il sottile strato di smalto presente sul filo.
Saldare il filo su alcune piazzole.
Controllare che ci sia continuità elettrica fra i due fili che escono dalla bobina con un tester.
Prolungare il collegamento delle piazzole con due spezzoni di filo di rame per rendere più solido il tutto.
Bloccare tutto con un po' di bostik.
A questo punto se avete un oscilloscopio basta collegare la sonda e avvicinarla ad un trasformatore acceso per vedere se funziona correttamente.
Tenete conto che la sonda è sensibile ai flussi magnetici che la attraversano assialmente e non trasversalmente.
Quindi potrete avere anche una chiara idea di come è orientato il flusso magnetico.
Nota: quando applicate il bostik aspettate sempre che sia completamente asciutto prima di procedere con la prossima operazione.
Nelle fotografie sopra, a sinistra la testa della sonda, ovvero il piccolo induttore che funge da sensore, al centro la misura di un flusso disperso di un trasformatore e a destra il segnale che si vede sull'oscilloscopio.
Nell'immagine a sinistra la sonda magnetica autocostruita completa del connettore BNC per il collegamento all'oscilloscopio. Brutta ma funzionale. |
Se il vostro scopo è solo quello di rilevare flussi magnetici di bassa frequenza vi conviene applicare alla sonda un piccolo filtro RC per eliminare tutti i segnali che potrebbero inquinare in qualche modo la misura. Tutti i cavi di collegamento anche se corti devono essere schermati oppure twistati in modo da elidere tutte le correnti indotte.
La prossima realizzazione sarà una sonda magnetica dedicata alla rilevazione in modo specifico dei campi magnetici irradiati dagli alimentatori switching, quindi in grado di rilevare campi magnetici con frequenze massime dell'ordine di qualche centinaio di KHz. Sarebbe interessante produrre anche uno scanner magnetico utilizzando una sonda magnetica a 3 assi e un sistema di movimentazione della stessa a 2 assi comandato da un microprocessore. Una sorta di pantografo CNC che al posto della fresa ha una sonda magnetica.