--->Pagina consigliata: Modifiche e migliorie Amplificatori |
Tutte le valvole finali di potenza negli amplificatori audio hanno bisogno di un potenziale negativo rispetto al catodo applicato alla griglia di controllo. Per ottenere questa polarizzazione negativa ci sono generalmente due soluzioni, un resistore di caduta e un alimentatore dedicato. Ora analizzeremo le varie soluzioni e ne troveremo anche una nuova, inedita.
E' la soluzione più banale, occorre un grosso resistore di caduta posto fra catodo e massa. Ora vediamone i vantaggi e gli svantaggi:
Questa soluzione è quasi la migliore, ha dei lati positivi perlopiù ma anche qualche controindicazione.
Questa soluzione è inedita e unisce i vantaggi di quelle sopra menzionate. Inoltre non si utilizzano trimmer per la regolazione e non si incorre nei rischi associati all'utilizzo di un trimmer di regolazione.
Nello schema sopra un circuito di polarizzazione automatica della griglia di controllo di una valvola finale di potenza a corrente costante.
La corrente che scorre nella resistenza Rk genera una tensione ai suoi capi che accende il led che agisce su una fotoresistenza modificando la polarizzazione della griglia controllo della valvola stessa utilizzando un generatore esterno dedicato allo scopo.
E' un circuito semplice ma estremamente efficace che provoca sulla resistenza catodica una caduta di tensione di circa 2V e permette in automatico di sostituire la valvola finale con una diversa (anche come tipo) senza preoccuparsi di regolare il bias.
Altro effetto positivo è la possibilità di utilizzare una resistenza di bassa potenza.
Prendendo ad esempio un pentodo EL34 impiegato in un amplificatore Single Ended che in genere richiede una tensione negativa di griglia controllo di 20V e una corrente nel ramo catodico di 60mA la resistenza di polarizzazione automatica tipica sarebbe di 333 Ohm e dissiperebbe 1,2W, in questo modo la resistenza sarebbe di 33 Ohm e dissiperebbe 0,11W.
In più abbiamo una correzione automatica della tensione di polarizzazione.
Per modificare la corrente di bias basta cambiare la resistenza Rk, mettere un trimmer al posto di R2 (regolazione fine) o alimentare il LED con un partitore resistivo.
Ovviamente il LED e la fotoresistenza vanno sigillati in un contenitore a prova di luce esterna.
Ai capi di Rk va messo un condensatore di bypass C2 per stabilizzare la tensione di valore molto alto dell'ordine dei 1000uF e tensione 5-12V.
La corrente sufficiente per accendere il led può essere anche dell'ordine dei decimi di milliampere in funzione della sensibilità della fotoresistenza che comunque è accoppiata al led per la massima efficienza.
Una variante di questo circuito ancora più performante contempla la possibilità di mettere un transistor che pilota il LED sfruttando la soglia di conduzione della giunzione BE e riducendo di conseguenza il valore di tensione necessario ai capi di RK a soli 0,5-0,6V.