--->Pagina consigliata: Chitarra elettrica e basso |
Non ci dilungheremo su questo componente della catena audio, occorrerebbe un libro solo per questo.
Ne daremo una breve descrizione solo per comprenderne i limiti e il tipo di segnale elettrico che possiamo trarne.
Sono dei trasduttori che trasformano la vibrazione delle corde della chitarra in un segnale elettrico.
Si basa sulla perturbazione di un campo magnetico le cui linee di flusso si concatenano con una bobina da parte di un oggetto metallico che si muove in prossimità del campo magnetico, nella fattispecie la corda della chitarra elettrica.
Per questo motivo le corde sono realizzate in acciaio.
Se fossero di materiali plastici come quelle della chitarra acustica sarebbero trasparenti al campo magnetico e non funzionerebbero.
Ora cerchiamo di capire quali sono i parametri che influenzano il segnale prodotto all'uscita:
Quindi visto che ci occorre un segnale elettrico da mandare all'amplificazione il nostro interesse è che questo abbia un'ampiezza il più grande possibile per motivi legati a vari aspetti come il rapporto segnale/rumore e la complessità del preamplificatore, quindi gli approcci possono essere i seguenti:
Come vedete è sempre una questione di equilibrio.
Dal punto di vista dei materiali in genere quello che caratterizza un pickup è il magnete che può essere in un unico pezzo alla base del pickup o essere inserito all'interno della bobina come nucleo e in tal caso sono uno per ogni bobina.
Può essere realizzato in ferrite, in neodimio o alnico, questi tre materiali producono un campo magnetico più o meno intenso e influenzano il livello del segnale in uscita e le caratteristiche sonore del pickup.
Per fare un esempio pratico se realizziamo un pickup in neodimio, questo tipo di magnete è di gran lunga più potente degli altri e per avere lo stesso segnale (come ampiezza) in uscita potremo utilizzare una bobina con più spire, quindi con meno capacità parassita e il suono sarà più brillante con note acute più marcate, qualcuno lo potrebbe giudicare più secco.
Con questo per dire che è sempre la combinazione di magnete e bobina che caratterizza il suono per la timbrica.
Poi sicuramente un pickup in neodimio in funzione della sua potenza frenerà di più la corda, quindi il sustain calerà .
Problemi tipici: in fase di costruzione la bobina deve essere impregnata per evitare che alcuni fili possano muoversi per effetto delle vibrazioni indotte dalla musica amplificata trasformando il pickup in un microfono.
Questo indurrebbe dell'effetto larsen che renderebbe il pickup inutilizzabile.
In genere si una una miscela di cera d'api e paraffina ma anche resina bicomponente per trasformatori.
L'unico vantaggio indiscusso della cera d'api è che in caso volessimo svolgere il filo dalla bobina basterebbe scaldarla.
Di seguito il circuito equivalente di un pickup.
Come si può vedere Ls rappresenta la bobina ideale mentre RL è la resistenza parassita del filo di rame e CP è la capacità parassita che vi è fra le spire della bobina ed eventualmente sul filo di collegamento.
Gn è un generatore ideale che rappresenta il segnale prodotto dal pickup.
Dal punto di vista del generatore Gn l'induttanza e la bobina costituiscono un filtro passa basso e nel contempo un circuito risonante LC serie.
Quindi potremo aspettarci due fenomeni: il primo è l'attenuazione dei toni alti e il secondo è un picco di risonanza alla frequenza di risonanza del circuito LC composto da Ls e CP.
Di seguito analizzeremo un pickup single coil commerciale e faremo una analisi del circuito analizzandone l'impedenza nel dominio della frequenza vista dall'uscita utilizzando il famoso software ARTA LIMP.
Il circuito visto dall'uscita si modifica, nel senso che Gn diviene un cortocircuito e ci troviamo la serie Ls+RL in parallelo con la capacità CP.
Quindi il circuito si modifica e diviene un circuito risonante parallelo.
Interpretando i valori che vedremo potremo capirne le peculiarità e il comportamento.
Intanto vediamo che CP ed Ls risuonano a quasi 7,7 KHz, quindi una frequenza abbastanza alta, ribaltando il valore sul circuito equivalente precedente è facile supporre che per quel valore l'efficienza del pickup sarà massima quindi ci dovremo aspettare un pickup particolarmente brillante sulle alte frequenze.
Questo significa che la bobina ha relativamente poche spire e avremo un segnale abbastanza basso.
Nel primo tratto della curva a frequenze molto basse invece potremo leggere il valore della resistenza parassita RL (che è di circa 5 KΩ) in quanto l'influenza sia della bobina che della capacità sono praticamente nulle.
Potremmo anche calcolare il valore approssimativo dell'induttanza e della capacità .
Nello specifico ora che abbiamo il valore di RL possiamo prendere il dato dell'impedenza in un punto della curva in cui la componente capacitiva non è rilevante, come per esempio a 500 Hz punto in cui l'impedenza è 13,9KΩ, decurtandola del valore di RL otterremo la reattanza induttiva e da questa potremo calcolare il valore della induttanza e poi una volta nota questa sapendo la frequenza di risonanza calcolare anche CP.
Ma ai fini di questo libro non ci interessa.
Si noti anche il piccolo picco in corrispondenza alla frequenza di 50Hz prodotto da un campo magnetico generato dalla rete elettrica.
Questo pick-up è molto sensibile ai disturbi.
Possiamo dividere i pickup in due macrogruppi, ovvero:
A loro volta queste due tipologie si possono ulteriormente suddividere in:
Poi per completare la carrellata occorre menzionare i pickup che hanno una piccola bobina per ogni corda dello strumento, a volte anche preamplificata separatamente (nel caso di pickup attivo) con la possibilità di variare l'ampiezza del segnale prodotto per ogni singola corda dello strumento.
Tecnologicamente sono l'ultima frontiera del pickup, poi i gusti sono gusti ed ogni musicista utilizza quello che più gli piace in barba alla tecnologia.
![]() | ![]() | ![]() |
Tre inquadrature dello stesso pick-up, si tratta di un single coil che viene montato alla base del manico nelle chitarre tipo Fender Telecaster.
Si notano i punti in cui i fili per il collegamento si saldano su due piazzole in cui termina il filo smaltato utilizzato per avvolgere la bobina.
Sopra un disegno dello schema di principio di un Humbucker, da notarsi il senso di avvolgimento delle due bobine e la polarità dei magneti.
Al movimento della corda le due bobine producono due segnali sfasati di 180° che si sommano in virtù del collegamento.
I campi magnetici esterni si elidono.
Sopra un esempio di come con un semplice interruttore un pickup Humbucker si può trasformare in un single coil.
In genere si utilizza un filo di rame smaltato dal diametro molto piccolo, misura compresa fra Awg 41 - Awg 43 (in più utilizzato è il Awg 42) che corrisponde ad un diametro che va da 0,054mm a 0,071mm AWG sta per "American wire gauge" una unità di misura utilizzata a partire dal 1857, soprattutto negli Stati Uniti d'America e in Canada, per conduttori di sezione circolare.
In Europa si utilizza il sistema MKS (unità di misura standard Metro-chilogrammo-secondo) ma ancora molti produttori danno la misura in AWG.
Di seguito una tabellina riassuntiva con la misura in AWG e mm dei principali diametri utilizzati.
|
Per quello che riguarda il numero di spire, in genere si va dalle 5000 alle 10000, in funzione dell'ampiezza del segnale che si vuole in uscita e della sua timbrica.
Per chi volesse cimentarsi nella costruzione di un pickup il materiale è di facile reperibilità , compreso il filo per avvolgere la bobina, i magneti e anche tutti gli altri pezzi, a dei prezzi abbastanza bassi.
Questa operazione deve avere come scopo la sperimentazione, non certo il risparmio, si trovano pickup già fatti a prezzi minori.
Il suono prodotto varia molto in funzione delle caratteristiche costruttive, dei materiali utilizzati e soprattutto del posizionamento del pickup (ponte, centrale o manico), sia per quello che riguarda la frequenza del segnale prodotto che l'ampiezza.