--->Pagina consigliata: Chitarra elettrica e basso |
Indice Argomento Corrente |
1) Frequenze minime e massime generate da un basso elettrico |
2) Amplificatore per basso elettrico (Testata) |
3) Cassa per basso elettrico |
4) Combo per basso elettrico |
Il basso elettrico è uno strumento che in genere è utilizzato in alternativa o insieme alla batteria per la base ritmica.
Può avere 4 oppure 5 ma anche 6 corde e questo ne determina l'estensione in frequenza.
La differenza è nella gamma di frequenze che lo strumento è in grado di generare ed influenza anche l'amplificazione e il diffusore utilizzato.
Tipo di basso elettrico | Frequenza fondamentale più bassa e più alta | Armoniche fino a |
4-corde | ||
5-corde | ||
6-corde |
Come vedete rispetto al basso elettrico a quattro corde il cinque corde parte da una frequenza minima più bassa mentre quello a sei corde ha anche una frequenza massima più alta.
In tutti i casi le armoniche superiori prodotte possono arrivare a 4-5Khz.
La difficoltà nell'amplificazione del basso, ma soprattutto per quello che riguarda il diffusore consiste proprio nella frequenza minima estremamente bassa, di difficile riproduzione, che rende impossibile ridurre il peso e l'ingombro dello stesso.
Per risolvere in parte questo problema in alcune casse per basso vengono impiegati dei risuonatori di Helmholtz, ovvero dei tubi accordati che mettono in comunicazione il volume interno della cassa con l'esterno.
Inoltre per rendere udibili le frequenze più basse occorre utilizzare amplificatori ed altoparlanti con una grande potenza.
Questi amplificatori si differenziano da quelli per chitarra elettrica soprattutto per l'estensione verso il basso della banda passante a volte esasperato dall'utilizzo di filtri appositamente tarati.
La potenza in genere deve essere molto più alta di un amplificatore analogo per chitarra elettrica, questo in parte è dovuto alla tipologia di altoparlanti impiegati nelle casse che si collegano che hanno una sensibilità più bassa e alla stessa caratteristica dell'orecchio umano che ha una più bassa sensibilità alle frequenze basse.
Nell'immagine in basso la curva di sensibilità dell'orecchio umano.
A sinistra sull'asse "y" la pressione sonora applicata.
Le varie curve rappresentano la sensazione percepita in Phon (1 Phon è equivalente a 1dB).
Come vedete la massima sensibilità dell'orecchio si ha attorno dai 2 ai 5 KHz.
Sulle frequenze basse la sensibilità è molto minore, quindi occorre più pressione sonora per avere la stessa sensazione uditiva.
Per tutto il resto vale quanto detto per quelli progettati per chitarra elettrica.
La cassa per un basso elettrico in genere è più grande a livello di ingombri di una analoga per chitarra elettrica, per una corretta riproduzione dei bassi più profondi occorre muovere un bel volume di aria.
Per questo si utilizzano altoparlanti con un diametro maggiore e con i coni che hanno una maggiore escursione lineare, questo rende necessario un cabinet molto robusto per gestire la potenza ed evitare risonanze, questo implica un diffusore più grande e pesante.
Nelle esecuzioni dal vivo è abbastanza comune l'impiego di 2 o 4 altoparlanti in un'unica cassa sia per aumentare il rendimento che per aumentare il volume di aria che è possibile muovere e potenze di centinaia di watt.
Tuttavia per quanto si possa fare è sempre difficile diffondere le note più basse prodotte da un basso a 5 o 6 corde, i volumi della cassa, il peso e l'ingombro diventano veramente eccessivi.
Nel combo non sono quasi mai integrati gli effetti, in alcuni è possibile collegarli tramite l'uscita "send" e l'ingresso "return", ovvero utilizzare una catena di effetti esterni.
In genere si utilizza un solo altoparlante da anche da 15 o 18 pollici, in qualche caso è presente anche un midrange in quanto la dimensione generosa del woofer gli impedisce di riprodurre le frequenze medie.