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Si tratta di un trattamento termico.
Lo scopo è quello di migliorare la qualità delle valvole. Fa parte di quella categoria di trattamenti su cui non vi è un riscontro strumentale oggettivo, quindi potrebbe funzionare o meno. Ci sono audiofili che giurano di aver notato dei miglioramenti mentre altri dicono che è solo un altro modo per buttare i propri soldi.
Aldilà della oggettiva efficacia, cosa che peraltro per vari motivi esposti in seguito mettiamo in discussione, vi diamo una breve descrizione del processo:
1) La valvola viene messa in una camera criogenica
2) La temperatura della stessa, tramite azoto liquido viene portata gradualmente a -300°F (-184°C)
3) La valvola viene lasciata a questa temperatura per almeno 24 ore
4) La temperatura viene gradualmente aumentata fino ad arrivare a quella ambiente
Il trattamento dura per sempre in quando, a detta di chi lo ha ideato, induce delle modifiche persistenti nel materiale. I miglioramenti dovrebbero essere i seguenti:
- Notevole miglioramento nella gamma dinamica.
- Miglioramento del micro dettaglio con un aumento della velocità.
- Riduzione della microfonicità.
- Riduzione del rumore
Da un punto di vista puramente scientifico sottoporre un tubo ad ampie variazioni di temperatura si traduce in contrazioni differenziali (dovuti ai diversi materiali impiegati e al loro differente coefficiente di dilatazione termica) delle parti che compongono il gruppo elettrodi, inducendo stress termici su di esso e sull'involucro di vetro in cui è alloggiato il tutto.
I produttori di tubi non hanno mai progettato o previsto che i tubi fossero portati a temperature criogeniche.
Non è una pratica consigliata per trattare componenti elettronici, i produttori di tali componenti pubblicano schede tecniche che specificano gli intervalli di temperatura per la conservazione e il funzionamento dei loro dispositivi, nessuno consiglia di conservare i loro componenti a temperature criogeniche.
Il trattamento criogenico in questa ottica è un buon modo per fare selezione, le valvole che hanno leggeri difetti meccanici sicuramente non sopravvivono.
Una sorta di selezione quindi.
Sarebbe da verificare se un trattamento del genere cambia le caratteristiche dei metalli degli elettrodi (come accade per esempio con l'acciaio sottoposto a trattamento criogenico in cui vi è un effettivo aumento della resistenza alla fatica), magari aumentandone la rigidità il che giustificherebbe almeno in parte la riduzione della microfonicità e modificandone la struttura cristallina il che potrebbe giustificare la riduzione del rumore.
Ci preme sottolineare che nessuno studio autorevole è stato fatto sulla effettiva bontà di questo trattamento che ha tutti requisiti per essere un mero espediente commerciale per vendere qualcosa di diverso.
Non ci sono testi che parlano di trattamenti del genere nel periodo d'oro delle valvole, ne di colossi come Mullard, Philips ecc. ne ricerche indipendenti.
Sarebbe comunque molto facile verificare avendo le giuste attrezzature.
Parliamo pur sempre di parametri misurabili come la microfonicità e il rumore.