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Questa sezione cerca di dare una risposta alle domande ricorrenti che ci giungono. Molte volte i problemi che si riscontrano con le elettroniche valvolari sono facilmente risolvibili anche da una persona non troppo esperte. Quando vi accingete a compiere una qualsiasi operazione su apparati che comunque funzionano a tensioni alte abbiate tutte le accortezze del caso e non mettetevi in pericolo. Ricordate sempre che un apparato valvolare anche se disalimentato potrebbe avere ancora i condensatori carichi, quindi conservare la sua pericolosità . Se volete porci una domanda guardate di seguito. Magari troverete la risposta.
Intanto tracciamo delle linee guida per la riparazione elencando i problemi più comuni che si manifestano per invecchiamento o semplicemente per componenti di scarsa qualità o scelte progettuali.
Invecchiamento e perdita delle caratteristiche dei condensatori elettrolitici. Quando si ripara qualcosa di datato sono i primi componenti da sostituire.
Saldature fredde. Altra causa frequente di malfunzionamenti. In genere senza neppure cercare il guasto ripasso tutte quelle che mi sembrano opacizzate.
Contatti ossidati nei commutatori (negli amplificatori capita spesso nel selettore degli ingressi). Occorre aprire il commutatore e spruzzare del disossidante secco con l'apposita cannuccia mentre si aziona il commutatore. Se non funziona occorre sostituirlo.
Contatti ossidati dei rele'. In genere si apre la parte superiore e si spruzza del disossidante secco (ne esiste anche una versione oleosa che non va bene perché imbratta tutto). In alternativa si passa della carta abrasiva di grana finissima sui contatti del rele'.
Componenti di grossa dimensione con i terminali staccati dalle vibrazioni. Più raro ma possibile. In genere i componenti più pesanti per evitare che possano oscillare vengono bloccati con della colla ma a volte non viene messa. Controllare e sostituire il componente oppure saldare la rottura.
Resistenze sottodimensionate (come potenza) bruciate. In questo caso si sente l'odore o si vede la bruciatura. Occorre sostituire la resistenza con una di potenza maggiore per evitare che il problema si possa ripresentare. Alcune volte non è possibile per la bruciatura leggere il valore, in questo caso occorre avere lo schema da cui desumere il valore.
Connettori ossidati. In genere le varie parti del circuito sono collegate con dei connettori che se non sono di buona qualità con il tempo si ossidano. Occorre scollegarli e poi ricollegarli, la stessa abrasione meccanica implicita in questa operazione basta per ripristinare il contatto.
Una delle principali differenze fra un apparato economico e uno realizzato come si deve è proprio nella durata. Io ho un amplificatore Perreaux che pesa 40Kg e ha 35 anni di vita (2020) ma va ancora perfettamente e internamente non presenta alcun segno di invecchiamento. Lo stesso potete aspettarvi da un McIntosh, un Mark Levinson o da un Accuphase (tanto per citarne alcuni) che sono marchi che hanno fatto della qualità la loro bandiera. Il costo purtroppo li rende inavvicinabili per i più, anche usati costano come un'automobile di media cilindrata.
Domanda | Sono un principiante e ho costruito 3 amplificatori valvolari ma chi più chi meno ronzano tutti. Dove sbaglio? |
Risposta | Un amplificatore di solito ronza per i seguenti motivi: |
Domanda | Il mio amplificatore dopo un periodo di buon funzionamento ha progressivamente perso i bassi, ovvero non riproduce tutta la gamma bassa come dovrebbe. Sembra che abbia a monte un filtro che taglia i bassi. |
Risposta | In genere questo tipo di comportamento è dovuto ad un esaurimento dei catodi delle valvole finali. Le note basse per essere riprodotte necessitano di molta potenza/corrente anodica che la valvola non è più in grado di dare. Cambia le valvole finali. |
Domanda | Ho appena ultimato un amplificatore per chitarra elettrica, fatto rispettando fedelmente lo schema di un noto amplificatore per chitarra. L'amplificatore funziona, tuttavia tende ad andare in auto oscillazione e distorce. Guardando il segnale in uscita con un oscilloscopio ho scoperto che tende ad oscillare a frequenze ultrasoniche. Dove ho sbagliato? |
Risposta | Se hai rispettato fedelmente lo schema di un amplificatore funzionante, dando per scontato che non ci siano banali errori, l'errore può essere solo nel cablaggio. Normalmente tali inconvenienti sono frutto di una massa distribuita. La massa deve essere presa per tutti i circuiti in un unico punto. |
Domanda | Ho un amplificatore finale a valvole termoioniche, accendendolo ho notato che emetteva un forte ronzio proveniente dai trasformatori. Come posso rimediare? |
Risposta | Prima di tutto occorre serrare le viti dei trasformatori, quelle che mantengono serrato il pacco lamellare. Se ciò non bastasse esistono varie tecniche per ridurre il rumore meccanico agendo per via meccanica. Ve le elenchiamo brevemente:
Occorre valutare le varie soluzioni anche dal punto di vista estetico oltre che funzionale, soprattutto qualora si operi su amplificatori di un certo pregio che devono mantenere l'aspetto originale. |
Domanda | Ho un amplificatore finale a valvole termoioniche, accendendolo ho notato che emetteva forti scricchiolii in uscita sugli altoparlanti. Smontando le valvole e rimontandole il difetto è cessato. Cosa è successo?? |
Risposta | Semplicemente, col tempo e le sollecitazioni termiche si è creato un po' di ossido fra uno zoccolo e la valvola che ospita. Smontando e rimontando le valvole il semplice sfregamento dei piedini delle valvole sullo zoccolo ha rimosso la patina di ossido e ripristinato il contatto. Questo genere di falsi contatti è abbastanza comune nei connettori e negli zoccoli. |
Domanda | Ho un amplificatore per basso con finale push-pull con due valvole EL34. Una delle due valvole dopo qualche minuto di funzionamento senza collegare lo strumento, quindi senza segnale di ingresso ha l'anodo che diventa rosso. Cosa potrebbe essere? |
Risposta | In genere questo tipo di malfunzionamento è dovuto ad una errata polarizzazione della griglia di controllo della valvola incriminata dovuta al condensatore di accoppiamento con lo stadio precedente che è andato in perdita. Sostituire i condensatori di accoppiamento. |
Domanda | Ho un amplificatore a valvole che funziona in modo egregio, tuttavia ruotando il potenziometro del volume emette talvolta forti scricchiolii udibili sulle casse acustiche. |
Risposta | Si tratta di un difetto tipico, il cursore del potenziometro non scorre più correttamente sul supporto conduttivo. Le soluzioni sono due, la più ovvia è sostituire il potenziometro, la seconda è utilizzare uno spray disossidante secco per contatti che va spruzzato dentro da una delle feritoie presenti sulla carcassa del potenziometro utilizzando una cannuccia che in genere è in dotazione con lo spray. Nel contempo occorre ruotare ripetutamente il potenziometro. La stessa cosa va fatta in caso di falsi contatti degli interruttori o commutatori. |