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In questa versione definitiva sono state fatte alcune migliorie frutto del processo di ottimizzazione in corso d'opera di questo desolfatatore, modifiche atte a migliorarne la resa e il funzionamento.
In questa versione è stata aumentata la frequenza dell'oscillatore 40106-1 riducendo la capacità verso massa (C1). |
Come si vede dalle foto, è stato messo un piccolo dissipatore sul transistor che pilota l'induttanza e sono stati aggiunti diversi condensatori ad alta velocità (ricavati da una scheda madre di un PC) per stabilizzare l'alimentazione.
Inoltre si nota il diodo fast recovery di fronte all'aletta di raffreddamento.
Sotto le piste dove passa molta corrente sono state sormontate con un conduttore adatto, il tutto stagnato.
Per alimentare il tutto è stato utilizzato un piccolo alimentatore stabilizzato da 12V 1,5A.
Attenzione a non utilizzarne uno troppo potente, producendo inavvertitamente un corto in uscita si potrebbe bruciare il diodo D3 prima che intervenga la limitazione di corrente dell'alimentatore.
Sopra il circuito nella variante a mosfet. Il mosfet IRF540N è molto più veloce nella commutazione del transistor darlington, quindi produce dei picchi di tensione molto più accentuati a vantaggio di una migliore e più rapida desolfatazione. Il circuito per il resto è esattamente uguale.
Oscilloscopio utilizzato per le misure. |