Messa in opera dell'alimentazione e collegamento dei filamenti delle valvole.
Nella prima stesura i fili di collegamento non erano twistati, quindi per evitare ronzio sono stati ricollegati nel modo corretto.
Nelle foto si può anche notare la paratia interna che funge da supporto per il circuito stampato e anche da schermo.
E' stata realizzata con una striscia di alluminio opportunamente piegato e sagomato, fissato con dadi e bulloni.
Preparazione del circuito stampato per la messa in opera, con la saldatura di tutti i fili che poi andranno collegati alle valvole e all'alimentazione.
Parte finale del collegamento del circuito stampato e del notevole numero di ingressi e relativi potenziometri per il controllo del volume.
Questa notevole massa di fili rende un po' complesso il cablaggio e le modifiche una volta che tutto è stato saldato.
Si potrebbe parzialmente limitare il problema riducendo dove possibile la sezione dei fili.
A questo punto per eseguire le prove si utilizza un carico fittizio composto da alcune resistenze corazzate di opportuna potenza e valore.
Utilizzare una cassa acustica non è conveniente, in quanto l'impedenza di queste non è costante su tutte le frequenze e le misure sarebbero troppo dipendenti dalla cassa utilizzata.
Le principali modifiche si sono rese necessarie per eliminare una autooscillazione a frequenze altissime che è stata eliminata mettendo delle resistenze in serie alla griglia delle valvole finali.
L'amplificatore si comportava come un buon trasmettitore sulla gamma FM (90Mhz).
Altre modifiche sono state necessarie per ovviare al fatto che le masse erano diffuse e prive di un punto centrale comune di collegamento.
Questo causava strani rumori sotto carico e distorsione.