--->Pagina consigliata: Il Mondo degli Autocostruttori |
Il triodo 211 utilizzato come valvola finale in questo amplificatore single-ended è una valvola con catodo a riscaldamento diretto, che la rende un po' più complessa nell'utilizzo.
In queste foto vedi circa sette anni del mio lavoro e delle mie innumerevoli prove atte a cercare il fattore "X" che fa suonare bene il mio impianto. Cercherò di descrivere brevemente il mio amplificatore:
Per quanto riguarda la circuitazione mi sono documentato su un manuale di tubi della RCA del 1960, dove ho appreso le varie tecniche di costruzione e utilizzo dei tubi a vuoto, mentre per l'alimentazione ho consultato il libro "MANUALE DEGLI ALIMENTATORI di LUIGI COLACICCO C&C edizioni radioelettroniche".
Il resto è il frutto di una lungha ricerca.
Probabilmente nelle tante costruzioni relative ad amplificatori di questa tipologia ci saranno sicuramente delle circuitazioni simili od analoghe, ma credo che ogni costruzione o progetto sia una cosa unica e fine a se stesso.
Di seguito proviamo a descrivere i vari circuiti.
|
| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|
| Per i dati esatti e le curve caratteristiche di tali valvole vi invitiamo ad avvalervi della buona manualistica presente in rete. |
L'alimentazione anodica per le finali e driver di questo amplificatore è stata realizzata con diodi a vuoto del tipo "836" 5000v 1a utilizzati nei trasmettitori a radio frequenza della seconda guerra mondiale.
I trasformatori sempre di provenienza militare, sono da 900 vac con zero centrale e 380 mA di corrente messi in serie come da schema.
Il filtro a pigreco anodico è configurato per alte tensioni, con i condensatori posti in serie per aumentare la tensione di rottura ed una ripartizione della tensione statica e dinamica per dividere la stessa tensione su ogni condensatore.
Le celle multiple le ho dovute mettere per abbattere quanto più possibile il ripple, sulla valvola driver ed ottenere un buon rapporto segnale rumore.
Tutte le induttanze hanno 2500 Vdc di isolamento e sono di provenienza surplus.
Per quanto riguarda invece la 1LE3 ho usato un regolatore a gas a catodo freddo OA3 da 70 vdc, la scelta è stata solo dettata dalla resa sonica, dopo varie prove.
Sopra potete vedere l'alimentatore anodico delle 211 e 811. |
Sopra potete vedere l'alimentatore anodico delle 1LE3. |
Ora passiamo ai filamenti:
L'alto rendimento di emissione dei filamenti in tungsteno toriato che accendono le 211 e le 811 è vincolato dalla precisione della tensione applicata quindi per ovviare alla non linearità della rete elettrica (in particolare dalle mie parti) ho deciso di accenderli con una tensione perfettamente stabilizzata, a discapito della complessità circuitale, ma ripagato da un rendimento costante è un rumore residuo molto basso.
La scelta è caduta su uno stabilizzatore serie, il conosciutissimo LM317 con un driver di corrente darlington (Mj15004), per arrivare ad erogare una corrente di 5 ampere con tranquillità , premettendo di avere una tensione VCE sufficiente a garantire la stabilizzazione, facendo cadere la dissipazione nella zona sicura di lavoro del transistor (Dato presente nei datasheet dei transistor di potenza in genere).
Mentre invece per i filamenti delle 1LE3 1.4 Vdc 0.1 A ho usato due LM317 in caduta per diminuire il più possibile il ripple aumentando la reiezione dello stesso per avere una tensione il più stabilizzata e filtrata possibile, visto che queste valvole sono particolarmente sensibili a questo parametro.
Comunque il risultato posso dire che è buono.
Quello sopra è l'alimentatore impiegato per i filamenti delle 211. |
Quello sopra è l'alimentatore impiegato per i filamenti delle 811. |
Quello sopra è l'alimentatore impiegato per i filamenti delle 1LE3. |
E per finire passiamo all'amplificatore:
Il motivo che mi ha spinto a costruire un amplificatore completamente a riscaldamento diretto, è a mio personale giudizio dovuta al fatto che questi tubi hanno la proprietà di riprodurre un suono sorprendentemente realistico e dinamico, caratteristica che non ho raggiunto appieno con l'amplificatore che ho costruito con le EL34 (vedi paragrafo "Amplificatore Finale di potenza con EL34").
Il tutto è un amplificatore senza anello di controreazione globale con accoppiamento RC, elementare nella sua circuitazione di polarizzazione dei triodi, quindi nulla di particolare eccetto un corretto guadagno dei vari stadi.
Credo che non sia necessario descrivere nel dettaglio il tutto, vista la semplicità circuitale, a parte il traformatore di uscita: in commercio ci sono varie proposte che a suo tempo avevo vagliato, ma vista la complessità di realizzazione di questo accessorio i prezzi erano assai alti.
Quindi ho deciso di farlo realizzare ad un amico ingegnere, dopo aver stabilito i parametri costruttivi ed il prezzo (da amico). Il risultato posso dire che è molto buono, un amplificatore con un suono molto bello, caldo e dettagliato, in linea con i risultati che mi ero prefisso.
Dati del trasformatore: primario con impedenza 7900Ω a 1000hz, secondario 8Ω, tensione di isolamento fra primario e secondario 3kv dc (continui).
La fatica ed il tempo impiegati nella costruzione di questo Amplificatore (notare la "A" maiuscola) si sono già abbondantemente ripagati con la soddisfazione di essere arrivato ad un risultato finale che mi soddisfa pienamente.
Possiamo certo dire che il risultato non è un amplificatore tascabile.
L'ingombro è veramente impressionante.
PS = Visto che la TENSIONE IMPIEGATA E' MOLTO ALTA (1200 Vdc CIRCA) , LA COSTRUZIONE DI QUESTA MACCHINA E' UNICAMENTE RACCOMANDATA A QUELLE PERSONE (TECNICI) CON ADEGUATE CONOSCIENZE CIRCA LA LAVORAZIONE CON APPARATI AD ALTE TENSIONI PER EVITARE DI INCAPPARE IN SPIACEVOLI SORPRESE - UOMO AVVISATO MEZZO SALVATO.